pH piscina: come mantenerlo stabile e perché è fondamentale
Il pH dell’acqua è il parametro più importante da monitorare nella gestione della piscina. Determina l’efficacia del cloro, il comfort durante il bagno e la durata dei materiali.
Mantenere un pH stabile non è solo una questione estetica: significa avere un’acqua sana, sicura e bilanciata.
⚖️ Cosa significa pH e perché è importante
Il pH misura il livello di acidità o alcalinità dell’acqua su una scala da 0 a 14:
- pH 7 = neutro
- pH < 7 = acido
- pH > 7 = alcalino
Per una piscina, il valore ideale si trova tra 7.2 e 7.6.
In questo intervallo il cloro lavora al meglio, l’acqua è confortevole per pelle e occhi, e le superfici della piscina restano protette.
💡 Ricorda: anche piccole variazioni del pH possono ridurre fino al 50% l’efficacia del cloro.
📉 Quando il pH è troppo basso
Un pH inferiore a 7.0 rende l’acqua acida, con effetti spiacevoli:
- Irritazione di occhi e pelle
- Corrosione di metalli, scalette e componenti dell’impianto
- Consumo eccessivo di cloro
🔧 Come correggere un pH basso
Utilizza un correttore pH+ (a base di carbonato di sodio o bicarbonato), seguendo le dosi indicate sull’etichetta.
Sciogli il prodotto in acqua e versalo lentamente nel punto di mandata con la pompa in funzione.
⏱️ Controlla il valore dopo 4-6 ore di ricircolo e regola se necessario.
📈 Quando il pH è troppo alto
Un pH superiore a 7.6 indica un’acqua alcalina. I principali effetti sono:
- Acqua torbida e opaca
- Ridotta azione del cloro
- Formazione di calcare e incrostazioni
🔧 Come abbassare un pH alto
Usa un correttore pH− (acido secco o liquido).
Versa la quantità necessaria con l’impianto di filtrazione acceso, distribuendo uniformemente il prodotto in vasca.
⚠️ Evita di dosare pH+ e pH− nello stesso momento: intervieni sempre su un parametro alla volta.
🧪 Come misurare correttamente il pH
Oggi è possibile controllare il pH con diversi strumenti, in base alle esigenze:
- Strisce test – veloci e pratiche per controlli quotidiani.
- Kit reagenti liquidi – più precisi e affidabili.
- Fotometri digitali – ideali per chi desidera un’analisi professionale.
- Sistemi automatici di dosaggio – regolano pH e cloro in modo costante e senza interventi manuali.
Il pH va controllato almeno due volte a settimana, più spesso nei periodi di caldo intenso o dopo temporali.
🔄 Come mantenere stabile il pH nel tempo
Il pH tende a variare naturalmente, ma puoi stabilizzarlo seguendo alcune buone pratiche:
- Mantieni l’alcalinità (TAC) tra 80 e 120 ppm: aiuta a “tamponare” le variazioni del pH.
- Evita prodotti non bilanciati che possono alterare il valore chimico dell’acqua.
- Controlla la durezza (TH) per prevenire incrostazioni e instabilità.
- Utilizza correttori professionali di qualità costante e ben dosabili.
🧴 Prodotti consigliati per il controllo del pH
📋 Routine di controllo settimanale
| Frequenza | Operazione | Strumento |
|---|---|---|
| 2 volte a settimana | Controllo pH e cloro | Strisce test o kit reagente |
| 1 volta a settimana | Verifica TAC | Fotometro |
| Ogni 15 giorni | Correzione valori se necessario | pH+ / pH− |
| Dopo temporali o pioggia | Test completo | Kit 5 in 1 |
✅ Conclusione
Un pH ben regolato è sinonimo di acqua sana, limpida e sicura.
Con controlli regolari e prodotti di qualità, la tua piscina rimarrà in perfetto equilibrio per tutta la stagione estiva.





